venerdì 27 gennaio 2012

"To Be in The Whirl"

“Sotto Sopra”

Inizio questa breve riflessione con una domanda: “Avete presente quel momento improvviso e per niente piacevole in cui vi sentite fermi, immobili e non felici di cosa state facendo?” - credo che tutti, prima o dopo, abbiano sentito crescere dentro di sé questa sensazione che porta a sentirsi al pari di un'ameba...
Questo progetto fotografico riguarda esattamente questo, ovvero un pomeriggio pieno di tristezza e di insoddisfazione e la ricerca della cura perfetta: prendere in mano la macchina fotografica, uscire e andare alla ricerca di qualcosa, un qualcosa che non è mai definito. Ad ogni passo tutto muta insieme ai miei pensieri.
In realtà, una volta uscita non ero sicura che avrei fotografato qualcosa (l'immagine nasce e muore a suo piacimento quindi il risultato non è davvero mai certo!), ma sicuramente una camminata lungo il fiume mi avrebbe fatto bene. Una volta arrivata al fiume ho alzato lo sguardo su di lui e l'ho ringraziato, perché senza dire niente aveva descritto a chiare lettere il mio stato d'animo che fino a quel momento io stessa non ero riuscita a decifrare: sentirsi completamente sotto sopra. Il vedere tutto attraverso uno specchio, ogni cosa riflessa in un altro mondo: il cielo che si fa acqua e l'acqua che si fa cielo, un gabbiano che diventa semplice riflesso indefinito...vederlo volare libero imprigionato nella deformazione del mondo.
In quel momento la realtà non mi interessava, non mi piaceva quindi perché fermarla su carta? Era l'altra parte che mi interessava, che mi faceva sentire a casa. L'acqua come fotografia della realtà e il mio scatto come fotografia della fotografia. Pochi scatti e il mio umore aveva riacquistato il suo equilibrio precario.





Nessun commento:

Posta un commento